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Se una amministrazione comunale o un responsabile del Servizio Protezione Civile di un ente territoriale marchigiano dovesse o volesse preventivamente avere una idea su un possibile scenario di danno per un probabile futuro terremoto violento con epicentro nella regione, ha una idea su quanti cittadini potrebbero aver bisogno di un ricovero a causa della inagibilità (parziale o totale) della loro abitazione ?
Per rispondere a questa domanda questo sito web mette a disposizione le stime del numero di abitanti e di abitazioni che in ciascun Comune marchigiano potrebbero essere coinvolti in uno scenario di danno grave indotto da potenziali terremoti. Le stime sono il risultato di:
  • valutazioni probabilistiche della pericolosità sismica;
  • raccolta degli effetti osservati in occasione degli eventi sismici dannosi che in passato hanno interessato il territorio dell'Italia centro-orientale;
  • raccolta degli effetti ricostruiti a partire dai parametri focali di eventi sismici del passato e dalle osservazioni di cui al punto precedente.
Per le stime è stata usata una metodologia non innovativa, che segue le indicazioni fornite nel 2000 dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile alle Regioni e da queste trasmesse successivamente alle Province. Queste indicazioni possono essere così sintetizzate:
dato uno scenario 'ipotetico' di danno per le diverse classi di vulnerabilità degli edifici e definiti i diversi valori di scuotimento del terreno è possibile valutare il numero complessivo di abitanti che potrebbero essere coinvolti nel danneggiamento delle loro abitazioni incrociando i valori di scuotimento con il numero di abitanti che risiedono negli edifici appartenenti alle diverse classi di vulnerabilità.

 

Si potrebbe pensare che i dati qui forniti siano superflui in quanto le Province hanno elaborato queste stime fin dal 2000 (o avrebbero dovuto farlo). Tuttavia anche se lo hanno fatto, le loro valutazioni sono state effettuate a partire da dati di base ormai superati (per la sismicità/pericolosità Albarello et al., 2000 e il censimento ISTAT 91 per la popolazione residente).
Le stime che vengono qui fornite, oltre ad essere basate su dati aggiornati, sono anche più complete perché forniscono valutazioni deterministiche sul massimo terremoto storico o il terremoto più dannoso come indicato in 'Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica' (Bramerini et al., 2008).

 

I dati di base utilizzati per il calcolo sono:
1) input sismico:
  1a) come input sismico probabilistico è stata utilizzata la pericolosità valutata secondo due metodologie;
  1b) come input sismico deterministico sono state utilizzate le intensità così desunte
2) popolazione residente e numero di abitazioni nelle diverse classi di vulnerabilità degli edifici (riferimeno a: ISTAT 2001 e contenuti nel CD allegato a Bramerini et al., 2008);
3) scenario ipotetico di danno (riferimento a: MPD, Braga et al., 1982 e 1985).

 

Questa raccolta di dati fornisce un quadro informativo funzionale alla identificazione degli scenari di rischio secondo quanto indicato nel DL n. 59 del 15 maggio 2012 convertito dalla legge n. 100 del 12 luglio 2012 e rappresenta uno degli strumenti per la pianificazione delle emergenze e principalmente per valutare le dimensioni delle aree di ricovero previste - per il rischio sismico - nei piani di protezione civile a diverse scale nella regione Marche.
Gli autori tutti ricordano agli utenti di questo web-site che la decisione di una comunità del livello di difesa da adottare in caso di rischio è - di conseguenza - l'avvio delle azioni programmatorie possibili per la sua riduzione, sono unicamente il frutto di scelte politiche. Il ricercatore ha il compito di fornire dati e informazioni tecniche funzionali alla scelta da compiere.